Il primo canto del poema è veramente il prologo di tutta l’opera: esso contiene in sintesi tutto il futuro svolgersi del viaggio. È il viaggio difficile e pericoloso all’interno della psiche, in quello che Jung chiama l’inconscio collettivo, col continuo rischio di rimanervi imprigionati. Eppure è solo con questo coraggio che si potranno scoprire le “segrete cose” nascoste in ciascuno di noi: esse potranno essere la nostra dannazione o la nostra salvezza, a seconda dell’atteggiamento con cui le affronteremo.
Markus Vallazza
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